La scorsa settimana a Madrid si è tenuto il summit dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, l’alleanza militare tra i paesi europei, gli Stati Uniti e il Canada. La NATO ha riacquisito un’importante centralità nel momento in cui il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di invadere l’Ucraina quattro mesi fa.
Ma cosa pensano della NATO i cittadini degli Stati membri? A questa domanda si può rispondere con il sondaggio condotto dalla Public Diplomacy Division dell’Alleanza tra la fine di aprile e l’inizio di maggio in tutti gli Stati membri.
In tema di cooperazione tra l’America del Nord e i paesi europei, il 60% degli intervistati ritiene che il proprio Stato sia più sicuro grazie a ciò. I tre paesi che si sentono più sicuri grazie a questa cooperazione sono Lituania, Danimarca e Romania, mentre Stati Uniti, Bulgaria e Montenegro sono quelli che si sentono meno sicuri.
Alla domanda su quanto la NATO sia considerata importante per la sicurezza del proprio Stato, il 72% dice che è importante, il 13% né importante né non importante, l’8% non importante e il 7% non si esprime. In questo caso, tra i paesi che la ritengono importante, spiccano Portogallo, Polonia e Lituania con percentuali tra l’87 e l’88%. Montenegro, Grecia e Slovacchia sono i tre paesi più scettici con solo il 48, 51 e 59% che ritengono che sia importante. In Italia il 69% ritiene che sia importante, il 12% che non sia importante e il 16% è indifferente.
Se ci fosse un referendum per decidere se restare o meno nella NATO, come si esprimerebbero i cittadini degli Stati membri? Il 72% voterebbe per rimanere, il 13% per uscire e il 14% non sa. Senza considerare chi non sa dare una risposta, i più scettici sulla NATO sono Montenegro, Bulgaria, Slovenia e Macedonia del Nord, dove la percentuale di chi vorrebbe uscire è sopra il 30%. In Italia il 23% voterebbe per uscire e il dato è maggiore degli altri grandi Stati europei: 19% in Francia, 14% in Germania e Spagna e 8% nel Regno Unito.
Diversi cittadini sono scettici all’idea che il proprio Stato debba aiutare un altro membro della NATO se dovesse venire attaccato. La pensa così meno del 50% dei cittadini di Albania, Bulgaria, Islanda, Macedonia del Nord e Montenegro, mentre si supera l’80% in Polonia, Norvegia e Danimarca. In Italia lo crede il 63% degli intervistati. È interessante vedere, inoltre, come solo il 62% dei cittadini ritenga che l’essere parte della NATO riduca le possibilità di essere attaccati, nonostante la storia su questo aspetto sia molto chiara.
Passando all’invasione dell’Ucraina, il 68% ritiene che l’attacco russo all’Ucraina abbia avuto effetti sulla sicurezza del proprio Stato. A pensarla maggiormente così sono Polonia, Lituania, Estonia e Lituania, ossia i paesi che più temono la Russia per motivi storici e per vicinanza geografica. Tra i grandi paesi europei, lo pensa il 73% dei tedeschi e il 70% dei francesi, degli spagnoli, degli italiani e dei britannici.
Alla domanda su come venga vista la Russia dai paesi membri, il 68% dice non favorevolmente, il 19% è indifferente e il 9% la vede favorevolmente. La visione della Russia è peggiorata per il 68% degli intervistati negli ultimi 12 mesi ed è migliorata per l’8%.
Le opinioni sono meno dure con la Cina. Il 52% la vede non favorevolmente, il 12% favorevolmente, ma il 32% è indifferente e il 4% non si esprime. Anche in questo caso le opinioni sono peggiorate, ma comunque il 38% dice che non ha cambiato idea nell’ultimo anno.
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