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Quanto sono “forti” i passaporti

Il passaporto che permette di accedere senza problemi al maggior numero di Stati al mondo è quello del Giappone.

La società Henley & Partners ha pubblicato anche quest’anno la classifica dei passaporti più forti al mondo, cioè quelli che permettono di entrare in uno Stato senza bisogno del visto oppure compilando un visto al momento dell’arrivo che non richiede l’approvazione del governo prima della partenza. Sono invece esclusi quei visti da richiedere prima della partenza dove serve l’approvazione del governo.

La classifica tiene in considerazioni i 193 paesi membri delle Nazioni Unite e sei territori: Taiwan, Macao, Hong Kong, Kosovo, Territori Palestinesi e il Vaticano. 

Il passaporto più forte di tutti è quello del Giappone, che permette l’ingresso in 193 paesi. Al secondo posto ci sono Singapore e Corea del Sud, i cui cittadini possono recarsi in 192 paesi senza visto. Sopra i 190 paesi si posizionano anche Germania e Spagna. Subito dopo con 189 troviamo Italia, Finlandia e Lussemburgo. Poi ci sono Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia a quota 188, mentre i passaporti di Francia, Irlanda, Portogallo e Regno Unito danno accesso a 187 paesi.

Fino al 2017 i paesi asiatici avevano passaporti sensibilmente meno forti, ma in questi cinque anni il predominio dell’Europa si gradualmente attenuato. Nonostante questo, il continente europeo nel complesso continua a dominare la classifica. 

Tra i grandi paesi, il passaporto degli Stati Uniti dà facile accesso a 186 paesi, quello della Cina a 80 e quello dell’India a 60. 

Nel leggere la classifica va considerato che essa non tiene conto delle sanzioni imposte alla Russia. I cittadini della Federazione russa in teoria potrebbero recarsi in 119 paesi, ma nella pratica in molti meno perché le sanzioni impediscono loro di viaggiare. 

I paesi con i passaporti meno potenti  sono quelli dell’Afghanistan, che permette di andare in 27 paesi, dell’Iraq (29) e della Siria (30). Sotto i 40 paesi ci sono anche Nepal, il territorio palestinese, Somalia, Yemen e Pakistan.

Henley & Partners non è l’unica società ad elaborare classifiche sui passaporti. Un’altra importante è infatti quella sviluppata da Arton Capital, che vede quello degli Emirati Arabi Uniti in testa e quello dell’Afghanistan al fondo. 

L’indice di Henley & Partners, che utilizza i dati dell’International Air Transport Association, va comunque preso con cautela. Con le restrizioni pandemiche, alcuni paesi che hanno solo recentemente riaperto i confini e i viaggi internazionali che non si sono ancora ripresi del tutto, in realtà viaggiare è meno facile di quello che può sembrare.

 

Lorenzo Ruffino

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