L’8 novembre negli Stati Uniti si terranno le elezioni di metà mandato (midterm), che non sono solo un grande e temuto test sulla popolarità del Presidente in carica Joe Biden, ma sono soprattutto un evento che potrebbe cambiare l’assetto del parlamento e rendere più semplice o più accidentato il prosieguo della sua presidenza.
L’8 novembre si voterà infatti per eleggere i rappresentanti di tutti i 435 seggi della House of Representatives (Camera), dove oggi i Democratici hanno la maggioranza, e di 35 dei 100 seggi del Senato (di cui 21 attualmente Repubblicani e 14 Democratici), oltre che 39 governatori di Stati e territori. Al momento secondo il modello previsionale di fivethirtyeight, i Repubblicani hanno buone probabilità di riconquistare il controllo della Camera – persa proprio nelle midterm del 2018 -, mentre è molto incerto l’esito del Senato, che già i Democratici controllano a fatica solo grazie al voto della Vicepresidente Kamala Harris, che ha il potere di “rompere il pareggio” (la maggioranza democratica e l’opposizione repubblicana possono infatti entrambe contare su 50 senatori).
Per seguire al meglio questo appuntamento elettorale, sarà fondamentale concentrarsi su alcune elezioni particolarmente importanti, a partire dalle sfide chiave che potrebbero decidere quale partito controllerà il Senato.
Le sette sfide chiave
Gli occhi sono puntati in particolare su sette corse, quattro per seggi del Senato attualmente Democratici (Nevada, Arizona, Georgia e New Hampshire) e tre in seggi attualmente Repubblicani (Pennsylvania, Ohio e Wisconsin). Salvo sorprese in alti Stati, i Democratici devono almeno conservare i propri seggi per mantenere il controllo del Senato, mentre i Repubblicani devono conservare i propri e conquistarne almeno uno dai Democratici.
Senato Nevada
Catherine Cortez Masto (uscente – D) vs Adam Paul Laxalt (R)
Si tratta di uno dei due seggi in mano ai democratici che potrebbero più verosimilmente cambiare di mano, insieme alla Georgia. Il Nevada è uno stato che da 30 anni è diventato “swing” dopo essere stato per due decenni saldamente repubblicano. Nelle ultime quattro presidenziali hanno vinto i candidati democratici, ma quasi sempre con margini ridotti (Biden vinse di 2,4 punti).
La senatrice uscente Catherine Cortez Masto si candida per un secondo mandato, dopo aver vinto nel 2016 superando di 2 punti il deputato uscente Jow Heck e diventando la prima senatrice latina. Ha ricoperto fino al 2015 la carica di procuratrice generale del Nevada, e il suo successore è stato proprio il suo rivale in queste elezioni.
Adam Paul Laxalt è stato infatti procuratore generale del Nevada fra il 2015 e il 2019. Figlio di un ex Senatore e nipote di un ex Senatore e Governatore, non ha esperienza politica vera e propria, anche se si è candidato per diventare Governatore del Nevada nel 2018, perdendo. Laxalt è considerato un candidato molto trumpiano, ed ha sostenuto fortemente la tesi delle “elezioni rubate” insieme all’ex Presidente Trump.
Senato Arizona
Mark Kelly (Uscente – D) vs Blake Masters (R)
Nel 2020 Biden ha conquistato l’Arizona con un margine dello 0,3%, ma si è trattato di una vera novità visto che è solo il terzo candidato presidente Democratico a vincere in questo stato dal dopoguerra. Il segno che però i tempi potrebbero essere cambiati è dato anche dal fatto che oggi entrambi i senatori dell’Arizona sono Democratici. Per oltre trent’anni e fino alla sua morte questo è stato il seggio di John McCain.
Mark Kelly dovrà difendere già quest’anno la vittoria di due anni fa, dato che in quel caso si trattava di un’elezione speciale. Kelly è un ex astronauta della Nasa, candidato per la prima volta proprio alle elezioni nel 2020, quando vinse il seggio da Senatore dell’Arizona, di 2,4 punti. Si era avvicinato alla politica come attivista a favore del controllo delle armi già nel 2013, insieme alla moglie ed ex deputata Gabby Giffords, sopravvissuta nel 2011 a un tentato omicidio.
Blake Masters è un venture capitalist ed ex manager di Thiel (cofondatore di PayPal e primo investitore esterno di Facebook), nonchè coautore del libro “Zero to One: Notes on Startups, or How to Build the Future” proprio insieme a Peter Thiel. Senza avere esperienza politica ha vinto le primarie repubblicane. Anche lui è appoggiato ufficialmente da Trump ed ha sostenuto attivamente la sua teoria delle elezioni rubate.
Senato Georgia
Raphael Warnock (Uscente – D) vs Herschel Walker (R)
Insieme al Nevada è l’altro che per i democratici sarà più complicato mantenere. La Georgia è stato uno degli stati chiave della vittoria di Biden nel 2020. Il Presidente è stato infatti primo Democratico a riconquistare la Georgia dopo Clinton nel 1996. Contemporaneamente i candidati democratici hanno vinto, anche grazie a un successivo ballottaggio, i due seggi del Senato.
Il pastore della Chiesa Battista Raphael Warnock ha vinto le elezioni in Georgia proprio nel 2020, dopo un ballottaggio molto combattuto. Warnock è il primo senatore afroamericano eletto in Georgia. L’elezione vinta da Warnock era un’elezione speciale innescata dalle dimissioni del senatore Repubblicano Isakson (per motivi di salute), per questo torna al voto dopo appena due anni.
Walker è un ex giocatore di football americano (ha disputato 12 stagioni in NFL, la massima serie americana), ma ha anche partecipato alle olimpiadi invernali come bobbista e a eventi di sport di combattimento. Da tempo si interessa attivamente alla politica facendo endorsement. Ha sostenuto Trump nelle due elezioni presidenziali e ha parlato alla Convention Repubblicana del 2020. Nel 2018 Trump lo ha scelto come copresidente del President’s Council on Sports, Fitness, and Nutrition.
Senato New Hampshire
Maggie Hassan (incumbent – D) vs Donald C. Bolduc (R)
Il New Hampshire è uno stato tendenzialmente blue alle elezioni presidenziali, dato che dal 1992 solo George W. Bush nel 2000 è riuscito a sconfiggere il candidato democratico. Ma al Senato i Repubblicani sono spesso riusciti a vincere e anche a mantenere entrambi i seggi per circa 20 anni dal 1980 al 2008. Quest’anno è considerato contendibile da repubblicani, ance se la favorita è la candidata uscente democratica.
Maggie Hassan corre per la rielezione. Politica esperta, prima di diventare senatrice aveva coronato una lunga carriera nella politica locale diventando governatrice del New Hampshire.
Donald C. Bolduc è un ex generale dell’esercito che si è fatto notare per posizioni poltiiche descritte dalla stampa come di estrema destra. Fra le sue posizioni più controverse ci sono l’abolizione dell’FBI e del 17esimo emendamento, ovvero di quello che stabilisce l’elezione diretta dei senatori (lui propone che siano eletti dai parlamentari statali).
Senato Pennsylvania
John Fetterman (D) vs Mehmet Oz (R)
Il seggio è stato lasciato dal Repubblicano Pat Toomey, che non si ricandida dopo una lunga carriera politica. La Pennsylvania è uno stato tendenzialmente democratico, ma vinto a sorpresa da Trump nel 2016 (e poi riconquistato da Biden ma con un margine di poco superiore all’1%). Nonostante ciò, nel dopoguerra ha quasi sempre espresso almeno un senatore repubblicano. Per questo lo possiamo considerare oggi uno “swing state”.
Il candidato leggermente favorito è il democratico John Fetterman, vicegovernatore dello Stato, per dodici anni sindaco della sua piccola cittadina, ma in primavera ha avuto un ictus che ne ha danneggiato la capacità di parlare fluentemente e comprendere la lingua parlata. Anche per questo motivo è in calo nei sondaggi. Fettermen è stato oggetto di interesse anche per il suo aspetto poco convenzionale: è alto oltre due metri e veste molto spesso in felpa e pantaloni corti delle tuta.
L’avversario Mehmet Oz è un medico di origini turche, diventato famoso grazie alla grande presenza in televisione, sia nello show di Oprah sia con un programma tutto suo, “The Dr. Oz Show”, andanto in onda per oltre 12 anni. Ha ospitato lì Trump nel 2016, durante la campagna elettorale, ed ha successivamente fatto parte del “President’s Council on Sports, Fitness, and Nutrition”. Inoltre è stato al centro di polemiche per aver promosso l’uso dell’Idrossiclorochina per curare il Covid-19. Da diversi anni sostiene occasionalmente candidati Repubblicani.
Senato Ohio
J.D. Vance (R) vs Tim Ryan (D)
L’Ohio non è più lo swing state per eccellenza (Trump ha vinto due volte ampiamente qui), ma questa è comunque una sfida interessante per capire se lo spostamento verso destra dell’Ohio è una tendenza che si sta rafforzando o meno. Il Senatore uscente è il repubblicano Rob Portman.
Il candidato repubblicano J.D. Vance non ha esperienza politica, ma è famoso per aver scritto il bestseller Hillbilly Elegy (poi divenuto un film diretto da Ron Howard) in cui parla della vita nell’Ohio rurale vista dalla prospettiva autobiografica di un figlio che ha studiato a Yale ed è costretto a tornare a casa. Ha posizioni aderenti al populismo di destra e conservatore, ed è sostenuto dal celebre opinionista televisivo di destra Tucker Carlson. Anche se nel 2016 aveva aspramente criticato Trump, si è recentemente ricreduto definendolo uno dei pochi politici che hanno capito la frustrazione di certe aree del Paese. Prima di candidarsi ha fatto visita all’ex Presidente nella sua residenza di Mar-a-Lago.
Tim Ryan è deputato uscente (20 anni alla Camera) ed ex candidato alle primarie democratiche del 2020, anche se si è ritirato prima ancora che si iniziasse a votare. Nel 2016 ha sfidato senza successo Nancy Pelosi per la carica di leader del partito alla Camera. Ryan è considerato economicamente protezionista, contro la globalizzazione e gli accordi di libero scambio.
Senato Wisconsin
Ron Johnson (Uscente – R) vs Mandela Barnes (D)
Il Wisconsin è uno degli stati del midwest vinti da Trump nel 2016 e riconquistati da Biden nel 2020 (di meno di un punto) e sarà quindi probabilmente uno degli stati chiave del 2024. Prima di Trump aveva sempre votato per il candidato democratico alla presidenza, dal 1988.
Johnson è l’unico candidato Repubblicano nelle sfide chiave con esperienza politica, essendo senatore uscente in cerca della terza elezione. Ex dirigente di un’industria della plastica, è considerato uno degli alleati più fedeli di Trump in Senato durante la scorsa presidenza. Negli ultimi anni ha diffuso teorie negazioniste sul cambiamento cliamatico e si è opposto su alcune misure anti-Covid e in certe occasioni anche alla campagna vaccinale.
Mandela Barnes è vicegovernatore del Wisconsin, e se eletto sarebbe il primo senatore afroamericano del Wisconsin. Nel 2016 e nel 2020 ha votato Sanders alle primarie in Wisconsin, ed è quindi ritenuto un candidato dell’ala progressista dei Democratici.
Le altre sfide da seguire
Oltre alle sette sfide chiave del Senato ci sono altri duelli molto interessanti sia al Senato che nelle corse per diventare governatori, che sono da seguire sia per il loro esito incerto, sia perché ci possono dire qualcosa di più sulle prossime elezioni del 2024.
Governatore Georgia
Si tratta della rivincita della dura sfida del 2018, quando il Repubblicano Bryan Kemp sconfisse Stacey Abrams al termine di una campagna molto combattuta e discussa. Abrams accusò Kemp di aver rubato le elezioni – decise da 55.000 voti – e di aver attivamente ostacolato il diritto di voto degli afroamericani. La campagna di Abrams, per quanto perdente, fu comunque considerata un episodio chiave della vittoria Democratica in Georgia del 2020.
Senato Colorado
L’esperto senatore Michel Bennet, che ha anche corso senza successo nelle primarie democratiche del 2020, viene sfidato da John O’Dea, imprenditore senza esperienza politica che ha vinto le primarie repubblicane e si definisce un “Joe Manchin repubblicano”, per la sua volontà di far dialogare i due partiti. Si tratta quindi di un Repubblicano moderato e anti-Trump. Il candidato democratico è molto favorito.
Senato Carolina del Nord
Il deputato repubblicano Ted Budd corre, sostenuto da Trump, per mantenere in mano ai Repubblicani il seggio in uno stato storicamente favorevole ai partito, ma dove Biden è andato molto vicino a vincere nel 2020. Il suo sfidante è la giurista democratica Cheri Beasley. Budd è considerato molto favorito.
Senato Washington
La candidata democratica uscente Patty Murray corre per un sesto mandato e viene sfidata dalla candidata repubblicana Tiffany Smiley (infermiera e attivista per i diritti dei veterani). La candidata democratica è considerata molto favorita.
Senato Florida
La Florida ormai è tendenziamente Repubblicana e non più così in bilico come negli anni ‘90 e 2000, ma Marco Rubio è comunque un personaggio importante della politica americana, noto soprattutto per la deludente campagna presidenziale del 2016, che lo vedeva fra i favoriti in partenza. La sua vittoria è considerata molto probabile.
Governatore Florida
Come scritto per il seggio di Senatore della Florida, questo stato non è più un vero “swing state”. L’elezione del governatore è interessante perché il candidato uscente Ron DeSantis è considerato dalla stampa il più probabile candidato Repubblicano per le elezioni 2024 in alternativa a Donald Trump.
Governatore Texas
Dopo il fallito assalto al seggio di Ted Cruz nel 2018 e la fallita campagna presidenziale nel 2020, il democratico Beto O’Rourke ci riprova correndo per la carica di governatore del Texas contro l’uscente Abbott. Parte molto sfavorito, ma sarà una nuova occasione per vedere se davvero si può pensare a un Texas Democratico in un futuro prossimo.
Governatore Michigan
La candidata uscente Gretchen Whitmer è considerata una papabile candidata Democratica alla Presidenza se Biden non si ricandida. Il Michigan inoltre è uno stato chiave delle Presidenziali dopo che nel 2016 vi ha vinto Trump. Whitmer è molto favorita.
Senato Alaska
Lisa Murkowski è l’unica, fra i sette senatori Repubblicani che nel febbraio 2021 hanno votato per condannare Trump dopo i fatti dei 6 gennaio 2021, a correre per la rielezione. In Alaska ci sono tre candidati, un democratico e due repubblicani, e si vota con l’Instant Runoff Voting (gli elettori non devono solo scegliere un candidato, ma metterli in ordine di preferenza). Trump ha voluto ostacolare in tutti i modi la ricandidatura di Murkowski. Quasi sicuramente vincerà un candidato repubblicano, ma non è chiaro se sarà Murkowski o Kelly Tshibaka, sostenuta da Trump e dal partito Repubblicano dell’Alaska.
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